Il compagno don Camillo è un film del 1965 diretto da Luigi Comencini. E’ il quinto episodio della saga (penultimo) con protagonisti Don Camillo e Peppone e tratto dall’omonimo libro di Giovannino Guareschi.

Trama – 1964: il paese di Brescello sta per essere gemellato, fra mille polemiche, con una cittadina russa. Per favorire il gemellaggio, i sovietici hanno inviato in regalo un loro trattore, che però non si decide a mettersi in moto. Finita la cerimonia ufficiale fra l’ironia generale, Peppone fa appello a tutta la sua abilità di meccanico per tentare di aggiustare il trattore, senza molta fortuna, e quando arriverà all’ultimo tentativo, per essere più sicuro, deciderà addirittura di farlo benedire da don Camillo. Solo allora il mezzo agricolo si metterà finalmente in moto.

Don Camillo cerca di scoraggiare l’iniziativa di Peppone: riesce a fare in modo che l’approvazione del gemellaggio avvenga tramite una raccolta di firme, ma poi non sa cosa escogitare per scoraggiare i suoi concittadini dal mettere la propria firma. Ma un giorno giungono, apparentemente inviati dalla Provvidenza, due profughi russi, Sasha e Sonja, che raccontano di sevizie e privazioni subite in Unione Sovietica. Don Camillo favorisce la diffusione di questi racconti. Infatti i due vengono rifocillati in fattorie e case di contadini del circondario mentre raccontano, con dovizia di macabri particolari, la “loro Russia”. Alla fine si scopre che i due sono truffatori italiani, che si fingevano profughi e questo convince i paesani di don Camillo a firmare per il gemellaggio.

In seguito, quando Peppone e i compagni decidono di viaggiare oltrecortina per le celebrazioni, don Camillo tenta di partire con loro. Riesce a raggiungere lo scopo solo minacciando di rendere pubblica una scappatella sentimentale del sindaco con una giostraia. Don Camillo si procura documenti falsi: sarà il compagno Tarocci. In Russia ad attenderli ci sono attività di interscambio culturale: balletto, opera, gara di pesca allo storione, feste. Appena la comitiva italiana arriva in Russia, Nikita Chruščёv viene deposto a favore di Aleksej Kosygin e loro vengono bloccati in albergo. Fortunatamente, tutto si risolve per il meglio. Il Brusco ha promesso all’anziana madre di accendere un cero sulla tomba del fratello caduto: sarà don Camillo ad aiutarlo a raggiungere il posto esatto. Il prete del posto vive in semi-clandestinità, poiché teme il sindaco comunista del paesino russo: la chiesa è stata trasformata in granaio.