Il libro e la sceneggiatura del film furono scritti contemporaneamente, e sono frutto di una stretta collaborazione tra il regista Stanley Kubrick e Arthur Clarke; il romanzo fu espressamente pubblicato solo alcuni mesi dopo l’uscita del film, che per volere di Kubrick non doveva spiegare esplicitamente tutti i temi del film, ma lasciarli all’immaginazione dello spettatore (Kubrick stesso disse “Se qualcuno ha capito qualcosa, ciò significa che io ho sbagliato tutto.”).